Istituito con Decreto dell’Assessore per il Territorio e l’Ambiente della Regione Sicilia del 4 agosto 1993, il parco ha un’estensione di 85.687 ettari e comprende aree di particolare interesse naturalistico.

A gestirlo è un ente di diritto pubblico denominato “Ente Parco dei Nebrodi” che, sotto la vigilanza e tutela dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, provvede, prioritariamente, alla protezione, conservazione e difesa del paesaggio e dell’ambiente e al corretto assetto e uso dei territori che costituiscono il parco.

Lo straordinario ed inestimabile patrimonio naturalistico sottoposto a tutela comprende zone rocciose (come le Rocche del Crasto che si elevano a ridosso degli abitati di Alcara Li Fusi, Longi e S. Marco d’Alunzio), ove nidificano varie specie di piccoli e grandi predatori: come gheppi, poiane, nibbi e aquile reali; ampie aree pascolative e lacustri dove trova ospitalità una larga varietà di uccelli migratori e svernanti; estese formazioni boschive (Mangalavite, Sollazzo Verde, Scavioli, Floresta Vecchia, ecc.) in cui vegetano rigogliosi i faggi, i cerri, le querce, i lecci e i tassi.

Nel ricco sottobosco, popolato da una varia e numerosa fauna (la volpe, il gatto selvatico, la lepre, l’istrice, il coniglio, ecc.), ritroviamo l’agrifoglio, la roverella, il pungitopo e la rosa canina; mentre la flora rupestre comprende le profumate ginestre, l’euforbia e i lentischi.

Non meno importante è il patrimonio architettonico, artistico e demo-etno-antropologico che nei 21 comuni del parco ancor oggi si conserva e si rinnova.