La piccola chiesa di S. Pietro di Deca, che sorge enigmatica e solitaria in una campagna di ulivi, è senza dubbio una delle emergenze architettoniche più singolari e interessanti dei Nebrodi. Ha forma di ottagono irregolare ed è coperta da una cupola emisferica. L’interno è scandito da otto nicchie regolari, non corrispondenti però ai lati dell’ottagono esterno. La struttura, elevata in laterizi misti a blocchetti pseudo isodomi di calcare, rivela diversi rimaneggiamenti, che non rendono agevole una lettura univoca e lineare del monumento, la cui fabbrica iniziale potrebbe risalire al V-VI secolo d.C. e quindi precedere la costruzione del monastero basiliano nel quale fu poi inglobata. L’esistenza del cenobio basiliano è documentata dall’XI al XV secolo. I suoi resti erano ancora visibili nel XIX secolo, quando li visitò il Salinas. Situata nella fascia collinare a monte della Statale 113, è facilmente raggiungibile percorrendo per meno di 1 km una stretta stradina, che si stacca dalla Statale all’altezza dell’imbocco di via Meli.
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