La Cattedrale sorge nel punto più alto della città. Costruita in epoca normanna, ha subìto nel tempo varie ristrutturazioni, rimaneggiamenti e restauri, che alfine le hanno conferito l’attuale aspetto. La parte più interessante del monumento è la facciata che guarda sulla vallata. Recentemente restaurata e liberata dalle superfetazioni, presenta un paramento bicromo, realizzato con conci di lava e arenaria. Finte archeggiature inquadrano un bel portale svevo* archiacuto e strombato, affiancato da colonnine fittili sorreggenti capitelli con rilievi tardo-romanici, che suggeriscono una datazione intorno alla metà del XIII secolo. Il campanile fu eretto nel 1588. L’interno, a una sola navata, presenta decorazioni neoclassiche di scarso interesse, ma conserva pregevoli opere d’arte. In una nicchia sopra l’altare maggiore è collocata la statua della Madonna col Bambino (1504), opera di Antonio Vanella in marmo bianco di Carrara. Nel transetto destro trova posto il cinquecentesco sarcofago della contessa Adelasia, moglie del Gran Conte Ruggero, morta a Patti nel 1118. Tra i dipinti sono degni di nota: una tavola raffigurante la Madonna in trono col Bambino* di Antonello de Saliba, databile intorno al 1540; tre tele di scuola novellesca (Sacrificio di Isacco, Mosè, Giuditta); una Adorazione dei pastori (1725 circa), attribuita al fiammingo G. Borremans; una bella Addolorata, firmata sul retro da Olivio Sozzi.
Al di sotto del piazzale antistante la facciata sveva, si estende un ampio vano dall’aspetto torvo e misterioso, forse le carceri del Castello o gli alloggiamenti della guarnigione. Ad esso si accedeva dal lato sud attraverso un portale archiacuto in grossi blocchi di pietra, oggi trasformato in finestra.
Adiacente alla parete nord della Cattedrale si trova l’edificio che ospitava i monaci benedettini, chiuso nell’angolo nord- orientale dalla torre del Colombaio, nella quale si apre una finestra in conci di lava e arenaria, che richiama lo stile del portale della Cattedrale.
Intorno alla Cattedrale sorgono gli edifici del vescovado: sul lato sud, di rimpetto al settecentesco portale laterale, è il grigio palazzo Vescovile; sul lato nord il Seminario, che ospita il Museo Diocesano (tel. 0941 240813). Scendendo verso il Seminario, al di sotto della Cattedrale, si incontra la fontana Napoli (1647), composta da due lesene scanalate e due leoni erosi in pietra arenaria, che sostengono una vasca in marmo bianco.
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